INDINDARA – Zoe Pia & Tenores di Orosei Antoni Milia
DESCRIZIONE
INFO E PROMOZIONE
- Data08 settembre 2023 - h:18:30
- LuogoLago di Gusana - Gavoi - NU
ME’TA QUARTET RELOADED
Antonello Salis: piano – fisarmonica
Sandro Satta: sax alto
Riccardo Lay: contrabbasso e voce
Fabrizio Sferra: batteria
Il secondo evento della sesta edizione del Pedras et Sonus Jazz Festival con la direzione artistica di Zoe Pia vedrà esibirsi
i “ME’TA QUARTET RELOADED” con Antonello Salis, Sandro Satta, Riccardo Lay, Fabrizio Sferra in 2 sessioni
ME’TA QUARTET RELOADED
Antonello Salis (piano – fisarmonica), Sandro Satta (sax alto), Riccardo Lay (contrabbasso e voce), Fabrizio Sferra (batteria): un incontro storico riattualizzato appositamente da Insulae Lab dopo venti anni di assenza dalle scene nazionali e internazionali e un omaggio ai cinquant’anni di carriera del pianista e fisarmonicista Antonello Salis, uno degli artisti più influenti della scena jazzistica internazionale con il contributo di amici scelti che hanno condiviso il suo percorso degli ultimi decenni.
Il Meta Quartet è un progetto condiviso che si avvale di due musicisti di origini sarde come Riccardo Lai e Sandro Satta, compagni di musica e di vita, e del batterista Fabrizio Sferra, uno dei più creativi artisti italiani.
Me’Ta Quartet nasce come estensione del gruppo di progressive jazz CADMO fondato da Salis, Lay, formazione Paliano Cult negli anni ’70. Dopo lo scioglimento del Trio, Antonello Salis e Riccardo Lay danno vita ai GRA con Sandro Satta e il compianto trombonista Danilo Terenzi. All’inizio degli anni ’90, dopo varie esperienze individuali di musicisti jazz, si è acceso il Quartetto ME’TA, con Fabrizio Sferra alla batteria. Partecipano a numerosi festival italiani ed europei. La loro musica racchiude la presenza di varie tendenze di linguaggi musicali dalle melodie ancestrali a quelle contemporanee, dalla musica etnica confluendo nel grande circolo del jazz. Da questo incontro è stato inciso il CD “Sintesi” (Via Veneto Jazz), unico disco del Quartetto. Il Me’Ta Quartet è caratterizzato dalla progressiva trasformazione, dalla storia, dalle leggende raccontate in musica, dall’estemporaneità… La diversità come tema fusion che lega i musicisti, un’interpretazione di una libertà che diventa assoluta, mai un quadro fisso ma uno stato d’animo che accomuna tutti in una composizione e interpretazione attuale. Ogni concerto è una nuova vita.
ZOE PIA “MASCHERAS”& BOES E MERDULES DI OTTANA
Zoe Pia: Clarinetto, launeddas, campanacci, elettronica.
3 maschere Boes e Merdules di Ottana: danza
L’edizione del Pedras et Sonus Jazz Festival 2023 vuole unire la sperimentazione e la tradizione grazie alla compresenza dei migliori artisti d’avanguardia e delle tradizionali maschere sarde per favorire un’esperienza immersiva a un livello atavico. Il festival si aprirà con l’esibizione della Direttrice Artistica Zoe Pia con “Mascheras”, accompagnata da tre figure delle maschere tradizionali del paese di Ottana, Su Boe, Su Merdule e sa Filonzana, all’interno del suggestivo sito archeologico del Nuraghe Cuccurada. Il nuovo progetto in solo di Zoe Pia, “Mascheras” è un susseguirsi di impressioni sonore legate al concetto di maschera, visto non come artificio per nascondersi, ma come strumento per contattare una parte di sé e comunicarla agli altri, andando a esplorare la poesia del mistero ontologico e dell’anima altrui che come sosteneva C. Debussy “ … è una foresta oscura dove bisogna camminare con precauzione”.
In occasione del
MITO
Zoe Pia (clarinetto, launeddas e composizioni)
Cettina Donato (pianoforte e composizioni)
Sardegna e Sicilia, le due grandi isole del Mediterraneo, si incontrano nel dialogo sonoro in un progetto esclusivo che le unisce in nome dell’eleganza e dell’incanto, con le composizioni della pianista siciliana Cettina Donato, compositrice e direttrice d’orchestra considerata fra i migliori arrangiatori italiani, e la clarinettista sarda Zoe Pia, partner di Paolo Fresu nel progetto Time in Jazz e componente della Fire Orchestra di Mats Gustafsson.
Uncharted Soundscapes
Zoe Pia (clarinetto) – Vincent Courtois (violoncello)
Attraverso una combinazione di improvvisazione e musica contemporanea, Zoe Pia e Vincent Courtois ci condurranno in un viaggio che esplora i confini del suono e dell’emozione. Con i loro rispettivi strumenti, daranno vita a un’incredibile esibizione di musicalità, intrecciando melodie e ritmi reciproci.
Mentre Courtois e Pia ricameranno i loro arazzi sonori, lo spazio intorno si trasformerà in un paesaggio sonoro unico e multidimensionale.
Al concerto di mezzanotte al Cimitero Maggiore si incontreranno i due estremi della musica sarda: il lato sperimentale rappresentato dalla clarinettista e launeddista Zoe Pia e la più antica tradizione canora isolana incarnata dalle quattro voci dei Tenores di Orosei. Dall’interazione tra estetiche opposte emerge una musica inaudita, in bilico tra l’arcaico, il sacrale, l’avanguardistico, nella quale si percepisce il respiro ancestrale dell’isola.
Ore:23.50
Luogo: Cimitero Maggiore – Vicenza
Zoe Pia: clarinetto launeddas
Mats Gustafsson: sax baritono, flauto
Come sostiene Martine Segalen: “L’essenza del rito consiste in definitiva nell’atto di credere ai suoi effetti mediante pratiche di simbolizzazione. Negative, positive, le manifestazioni rituali provocano una frattura della routine quotidiana, uno scarto dalla normalità”.
L’incontro sonoro di Mats Gustafsson (sax baritono e flauto traverso) e Zoe Pia (clarinetto, launeddas, campanacci sardi, lumanoise) si radicherà in architetture sonore indefinite, sfuocate, impressioniste, futuriste, contrastanti, parallele, intrecciate.
Ore:18.00
Luogo: Palazzo Thiene – Spazi Ipogei_Vicenza
Zoe Pia: clarinetto launeddas
Mats Gustafsson: sax baritono, flauto
Come sostiene Martine Segalen: “L’essenza del rito consiste in definitiva nell’atto di credere ai suoi effetti mediante pratiche di simbolizzazione. Negative, positive, le manifestazioni rituali provocano una frattura della routine quotidiana, uno scarto dalla normalità”.
L’incontro sonoro di Mats Gustafsson (sax baritono e flauto traverso) e Zoe Pia (clarinetto, launeddas, campanacci sardi, lumanoise) si radicherà in architetture sonore indefinite, sfuocate, impressioniste, futuriste, contrastanti, parallele, intrecciate.
RITE – Zoe Pia & Mats Gustafsson
Ore: 21.00
Luogo: Casa del Jazz – Roma